Passo-passo
Oggi, alle 18 ora italiana, interverrò in un CONVERSATORIO INTERNACIONAL aperto al pubblico. Dal Messico, sul web. L'invito è aperto a tutti e tutte: per intervenire basta iscriversi a questo indirizzo email: Il video del presente post è la registrazione dell'incontro (el video que se puede ver arriba es la grabación del encuentro). |
Da oggi e sino a lunedì prossimo (ora di pranzo), 2 di Agosto, la Casa della Pace ospiterà la mia prima "Personale" completa (poesia, fotografia, pittura, video). Sarà un'occasione per entrare in contatto con la poetica che sto, mio malgrado, sviluppando in questi decenni. Il video della presentazione del 21 Luglio: https://www.facebook.com/casadellapace.testaccio/videos/1007030406731898 . Di seguito un breve accenno al senso della mostra. Il Corpo del Pensiero Il corpo del pensiero è l’incontro carico di affetti e di movimento verso il significato che hanno le associazioni di immagini che popolano il nostro mondo personale e collettivo. |
Link: https://economiacircolare.com/intervista-marianella-sclavi-arte-di-ascol... Continuano le interviste costruttive di EconomiaCircolare.com. Dopo aver dedicato le passate riflessioni ai processi partecipativi e alle teorie democratiche messe a confronto con l’attuale, e irripetibile, era pandemica, passiamo a un altro argomento (senza dimenticare i precedenti e anzi dandogli nuova luce e nuove prospettive) che a nostro parere ben si amalgama con la circolarità, da intendere nel senso più ampio possibile. Parliamo cioè dell’ascolto, una capacità che specie di tempi va perdendosi. Se l’ascolto è davvero un’arte, Marianella Sclavi figura tra le esponenti di punta del genere. Perché all’arte di ascoltare ha dedicato più libri e più in generale tutta la sua vita ruota attorno a ciò. Di formazione sociologa, Sclavi è una scrittrice e una studiosa attiva anche nell’altrettanto difficile gestione creativa dei conflitti. Ha vissuto a New York dal 1984 al 1992, dove ha scritto due libri: “A una spanna da terra” e “La Signora va nel Bronx”, nei quali ha sperimentato e proposto una narrazione etnografica guidata da “una metodologia umoristica”. Ha insegnato Etnografia Urbana al Politecnico di Milano dal 1993 al 2008. Ha operato come consulente in diversi processi partecipativi e situazioni conflittuali e ha scritto vari libri, fra i quali “Arte di Ascoltare e Mondi Possibili” (2000 e ed successive ) e “La scuola e l’arte di ascoltare.Gli ingredienti delle scuole felici” (2015, con Gabriella Giornelli). Una transizione ecologica partecipata Qual è la tua opinione rispetto alla transizione ecologica e all’economia verde presenti nel Pnrr, dove c’è anche un riferimento all’economia circolare? ... leggi tutto .... |
Link: https://economiacircolare.com/intervista-yves-sintomer-teoria-democratic... Proseguono le interviste costruttive di EconomiaCircolare.com. Da tempo abbiamo scelto di occuparci di democrazia partecipativa, soprattutto a partire dal fatto che l’attuale pandemia ha prima ristretto gli spazi democratici e ora li sta certamente rimodellando. In questo senso, dunque, viene da chiedersi se la circolarità che ci sta a cuore, intesa nel senso più ampio possibile, possa essere un orizzonte da perseguire e in che modo deve fare i conti con le tendenze già in atto. Di questo e di molto altro abbiamo scelto di parlare con Yves Sintomer, importante politologo francese che si occupa principalmente di teoria democratica. Ha studiato la storia dei processi democratici dall’antica Grecia ai giorni nostri, e da tempo sostiene che sia necessario distinguere due storie della democrazia, una legata al sorteggio e l’altra all’elezione, per riuscire a capire non solo le impasses democratiche attuali ma anche le possibilità di affrontarle e superarle. Membro del Nuffield College di Oxford, insegna scienze politiche presso l’Università di Paris VIII. I suoi libri sono stati tradotti in 18 lingue. In Italia ha pubblicato, tra gli altri, “Il |
Link: https://economiacircolare.com/intervista-allegretti-democrazia-covid/?fb... Qui a Economiacircolare.com sappiamo bene che il Piano nazionale di ripresa e resilienza col quale l’Italia comincia ad affrontare la ripresa post-Covid sarà fondamentale per le sorti del nostro Paese – tanto da avere dedicato al tema la rubrica In Circolo, ricchissima di contributi esterni, e numerosi articoli specifici. Tra i tanti aspetti che il Pnrr permette di affrontare, sia quando li affronta di petto sia quando li svia, c’è certamente quello della partecipazione democratica. Diventa fondamentale offrire un’analisi ampia e articolata – anche alla luce del Decreto Semplificazioni, ora in discussione in Parlamento, che intende restringere quegli spazi. Dopo aver affrontato il tema in una riflessione autonoma, abbiamo deciso di proseguire l’occasione di dibattito attraverso il confronto con Giovanni Allegretti, esperto internazionale dei processi di partecipazione democratica. Un curriculum molto ricco, il suo: Allegretti è architetto, urbanista e ricercatore senior presso il Centro di Studi Sociali (CES) della facoltà di economia dell’Università di Coimbra. Tra i primi ad occuparsi di bilanci partecipativi in ambito accademico, è membro dell’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia “Democrazia e democratizzazione dell’informazione” presso l’Università Federale del Minas Gerais in Brasile e del Consiglio Scientifico del Participatory Budgeting Project negli Stati Uniti. Pandemia ed economia circolare Mi sembra che la pandemia abbia messo in luce dei problemi, se non proprio dei drammi, democratici importanti: dalle restrizioni dei diritti della... leggi tutto .... |
Link: https://economiacircolare.com/pnrr-dibattito-pubblico-partecipazione/ Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è una possibilità concreta per ripensare molti aspetti dell’economia italiana e per sviluppare forme di economia circolare. Purtroppo, però, al momento della sua formulazione il coinvolgimento attivo della cittadinanza è stato fatto “uscire” dalla porta. O meglio, di fatto, non è mai stato contemplato. C’è ancora tempo per farlo rientrare “dalla finestra”, nel processo di implementazione del Piano? Tra qualche giorno lo sapremo, anche se il governo Draghi ha già dato delle prime indicazioni sulla governance che non lasciano molti dubbi: la regia del tutto dovrebbe essere direttamente nelle mani di Palazzo Chigi, e il coinvolgimento dei ministeri e degli enti locali non prevede nessuna forma di partecipazione diretta dei cittadini e delle associazioni della società civile (quindi non semplicemente delle cosìdette “parti sociali”). In particolare, ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) gestirà il sistema di monitoraggio sull’attuazione del Pnrr e verrà istituito un apposito organismo indipendente di audit che sarà responsabile del sistema di controllo interno, per prevenire, identificare, segnalare e correggere casi di frode, corruzione e conflitto di interesse. Al momento, quindi, non c’è traccia di partecipazione civica. Riforme e investimenti non possono funzionare senza un consenso reale e diffuso Eppure per realizzare la transizione energetica, le nuove infrastrutture della mobilità, così come per sviluppare opere che servono alla tutela del territorio come anche per ripensare il ciclo dei rifiuti e sviluppare l’economia circolare, coinvolgere la... leggi tutto .... |
Prima edizione di un'Installazione poetica tratta dai libri Che cos’è un’installazione poetica? Intervengono: Emanuele Profumi http://emanueleprofumi.altervista.org/portale/ Prisca... leggi tutto .... |
Posto una video intervista poetica che mi è stata fatta nell'ambito del Festival delle Periferie, dove parlo dell'esperienza dell'Agenda culturale partecipata 2019-20 e della proposta che maggiormente è stata sostenuta dalla popolazione, quellad della CASA DELLA CULTURA. Un percorso di avanguardia culturale che speriamo si possa ripetere e possa portare, finalmente, alla creazione della CASA DELLA CULTURA in un territorio che ne avrebbe profondamente bisogno. Come tutta Roma. E come tutta l'Italia. Per cominciare un movimento di rinascita culturale, queste case potrebbero essere il corrispettivo delle case del popolo nella prima metà del secolo scorso. |
Ho iniziato a svolgere la professione di Consulente Filosofico a Roma e online (nel mondo). Posto qui il video della presentazione della mia tesina di Master presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostulorum di Roma, in cui traccio sinteticamente l'argomentazione che è alla base del mio impegno, come filosofo politico, all'interno dell'attuale contesto delle pratiche filosofiche presenti. |
Economia circolare in cattedra: il nuovo paradigma è entrato nelle Università italiane? Il ricercatore Emanuele Profumi, collaboratore di EconomiaCircolare.com, affronta il tema attraverso un confronto a tre con Giovanni Marin, economista dell'ambiente all'Università di Urbino e Francesco Vona, economista senior all' OFCE Sciences-Po e docente di economia delle risorse naturali all’Università Ca' Foscari di Venezia L’economia circolare è entrata nelle Università italiane? Qualsiasi sviluppo dell’economia circolare si deve sostenere anche con l’insegnamento accademico e la ricerca universitaria. Chi meglio di due giovani professori e ricercatori di economia del nostro Paese può rispondere a questa domanda? Molto diversi tra loro, per carattere e per approccio intellettuale, Giovanni Marin, economista dell’ambiente all’Università di Urbino e Francesco Vona, economista senior all’ OFCE Sciences-Po e docente di economia delle risorse naturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, hanno accettato di farsi intervistare insieme, grazie a un incontro in rete. Il primo è legato ad un approccio più pragmatico, mentre il secondo ad una riflessione più teorica. Il primo è più attento all’economia ambientale, mentre il secondo è convinto della necessità di integrarla con prospettive di economia ecologica. Intervistati per capire a quale punto sia l’integrazione di una prospettiva ecologica nell’insegnamento dell’economia nel nostro Paese, entrambi si sono... leggi tutto .... |