Passo-passo


Partout en France, commencent les manifestations pour affirmer la liberté et la solidarité comme des valeurs fondamentals. Aujourd'hui à Nice, demain à Paris et dans beaucoup de villes de la France. Ici je propose un Film réalisés en janvier 2012 lors des 18 ans de l'ONG "CLOWNS SANS FRONTIÈRES".Directed by Gilles Porte / Image Samuel Lahu / Editing Benjamin Anton / Music Antonin Morel / coordination Malik Nahassia. Charlie H. a participé à ce film là. Mais je propose aussi un article en italien d'un très bon journaliste italien, Giuliano Battiston, sur les "raisons" qui peut-etre son à la base de l'attentat de Paris.
Link: http://ilmanifesto.info/yemen-connection-la-francia-nel-mirino-di-al-qaeda/
 
                                                                          Yemen Connection, la Francia nel mirino di al Qaeda
di Giuliano Battiston
Azzar­dare ipo­tesi sull’esatta matrice e sulla «regia poli­tica» dell’attentato alla reda­zione di Char­lie Hebdo è pre­ma­turo, ma alcuni ele­menti sem­brano indi­care una pista plau­si­bile. «Dite ai media che è al Qaeda nello Yemen», avreb­bero affer­mato gli atten­ta­tori prima dell’incursione nella reda­zione, secondo la testi­mone Cédric Le Béchec, citata dal quo­ti­diano The Tele­graph. La testi­mo­nianza non è suf­fi­ciente a indi­care l’appartenenza dei fra­telli Said e Che­rif Koua­chi — uccisi ieri dalle forze spe­ciali fran­cesi a Dammartin-en-Goële — alla fazione yeme­nita dell’organizzazione fon­data dallo sceicco Osama bin Laden, ma risulta coe­rente con l’accanita bat­ta­glia di al Qaeda nella peni­sola ara­bica (Aqap) — la branca uffi­ciale di al Qaeda che opera in Yemen e Ara­bia sau­dita — con­tro gli inte­ressi fran­cesi... leggi tutto ....

Depuis il y a beaucoup de temps certaines entre nous parlent de la presence de la barbarie dans nos sociétés. La voilà concretisée, dans son evidence la plus brutale. Est ce que nous pensons qu'elle est simplement l'expression du terrorisme islamique? Est ce que savons regarder la violence de l'organisation de nos sociétés aussi? La violence de nos guerres? Est ce que nous voyons que le principe d'autorité est retourné chez nous comme un principe de pouvoir légitime (desormais il y a beaucoup de temps)?
Ce que c'est certaine, est la réponse: nous devons défendre la liberté de presse, de penséé, d'opinion, de critique, etc. Mais pas simplement contre le terrorisme islamique. Aussi contre les grands pouvoirs économiques et politiques. Et le nationalisme, bien sur.
Nous sommes Charlie: http://www.lemonde.fr/grands-formats/visuel/2015/01/08/dessinateurs-du-m...

Un fulmine a ciel sereno. Un'amara scomparsa, troppo prematura. Uno degli ultimi concerti di Pino, una specie di autobiografia vivente.

https://www.youtube.com/watch?v=LEm-ZhjW5V8

Le tre canzoni che resteranno nella storia, nella mia di sicuro:

1) https://www.youtube.com/watch?v=jXwazE2GLIE
2) https://www.youtube.com/watch?v=MsX69Zz2DUo
3) https://www.youtube.com/watch?v=WZcxSH3jHj4

Posto qui una storia divertentissima e surreale del comico Maccio Capadonda. Un piccolo gioiello di ironia che fa ridere di gusto ma con intelligenza sul dramma di milioni di persone. Che non è solamente il loro.
Buon 2015!

Esta pregunta es muy importante, para comprender si y como podemos acceptar el buen vivir como imaginario révolucionario que se puede generalizar por el mundo. Pero, la duda es que el buen vivir sea simplemente una interpretación nueva del "Welfare State", de la calidad de la vida bajo un regimen que todavia se encuentra en una estructura estatal y economica violenta y de desigual. Un articulo de Boaventura de Sousa Santos sobre la "revolución ciudadana", la que anela a la creación de una sociedad del buen vivir.
 
 
 
?La Revolución ciudadana tiene quien la defienda?
 Link: http://www.wikileaks-forum.com/ecuador/467/la-revolucion-ciudadana-tiene...

Los intelectuales de América Latina, entre los que me considero por adopción, han cometido dos tipos de errores en sus análisis de los procesos políticos de los últimos cien años, sobre todo cuando contienen elementos nuevos, ya sean ideales de desarrollo, alianzas para construir el bloque hegemónico, instituciones, formas de lucha, estilos de hacer política. Por supuesto, los intelectuales de derecha también han cometido muchos errores, pero aquí no me ocuparé de ellos. El primer error ha consistido en no hacer un esfuerzo serio para comprender los procesos políticos de izquierda que no encajan fácilmente en las teorías marxistas y no marxistas heredadas. Las primeras reacciones a la Revolución cubana son un buen ejemplo. El segundo tipo de error ha consistido en silenciar, por complacencia o temor de favorecer a la derecha, las críticas de los errores, desviaciones y hasta perversiones por las que han pasado estos procesos, perdiendo así la oportunidad de transformar la solidaridad crítica... leggi tutto ....

THE DRAMATIC RISE IN KILLINGS OF ENVIRONMENTAL AND LAND DEFENDERS.  

 

The "deadly environmental work", it's a Global witness's work which identifies a clear rise in such deaths from 2002 and 2013 as competition for natural resources intensifies. In the most comprehensive global analysis of the problem on record, we have found that at least 908 people have died in this time. Disputes over industrial logging, mining and land rights are the key drivers, and Latin America and Asia-Pacific particularly hard hit.

Deadly Environment also highlights a severe shortage of information or monitoring of this problem, meaning the total is likely to be higher than the report documents. This lack of attention is feeding endemic levels of impunity, with just over one per cent of the perpetrators known to have been convicted.

Overall, the report shows how it has never been more important to protect the environment, and it has never been more deadly. It calls on national governments and the international community to act urgently to protect the environment and the citizens who defend it.

Global Witness campaigns to end the unfair and unsustainable exploitation of natural resources, so that all can thrive within the planet’s boundaries. We address the root causes of the exploitation that destroys lives and threatens life-supporting ecosystems.

 

 

Gli assassini ambientali denunciati alla COP20-

 

 

 

 

 

Links: 

- http://issuu.com/globalwitness/docs/deadly_environment_gw/19?e=3204371/7479901

- http://www.globalwitness.org/... leggi tutto ....

IL GOVERNO RENZI VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA:

FERMIAMOLO!
 
Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.
Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale.
Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati.
Il Governo Renzi vuole in questo modo mettere una pietra tombale sul risultato referendario che nel 2011 ha visto la maggioranza assoluta del popolo italiano pronunciarsi per una gestione pubblica, partecipativa, territoriale e senza profitti dell’acqua e di tutti i beni comuni.
Il Governo Renzi vuole affidare l’acqua e tutti i servizi pubblici locali a quattro grandi multiutility collocate in Borsa: A2A, Iren, Hera ed Acea, consegnando i beni comuni delle comunità territoriali agli interessi dei grandi capitali finanziari.
In questi anni, in ogni luogo del paese, abbiamo detto a gran voce: “si scrive acqua, si legge democrazia”.
Per questo diciamo al governo Renzi: INDIETRO NON SI TORNA!
Si attui il referendum, si affidi la gestione dell’acqua pubblica, partecipativa e senza profitti alle comunità locali.
 
FIRMA E FAI FIRMARE LA PETIZIONE: ... leggi tutto ....

Un attimo di attenzione per tutti i visitatori italiani del blog. Vi invito a sottoscrivere un appello importante, una piccola battaglia di civiltà da compiere sulla strada della chiusura dei disumani e più che inutili CIE, e per ridare libertà ad un cittadino italiano, Emra.
L'APPELLO DA SOTTOSCRIVERE
Per Emra e per tutti i giovani nati e cresciuti in Italia costretti ancora a sentirsi "stranieri". Che le leggi italiane in materia di immigrazione e cittadinanza siano un groviglio di ingiustizie e paradossi non è certo una novità. A volte però, ormai troppo spesso, le prassi amministrative di chi queste leggi dovrebbe "almeno" rispettare, riescono a spingersi oltre, rendendo ancor più feroci gli effetti delle norme: quelle in materia di immigrazione e quelle che dovrebbe riconoscere a chi non ha visto nella sua vita altro paese che l’Italia, un passaporto italiano.

E’ così che è avvenuto anche nel caso di Emra, un ragazzo di 22 nato in Italia, residente a San Donà di Piave e oggi rinchiuso nel CIE di Bari Palese.

Erano i primi anni ’90 quando i genitori di Emra, cittadini "jugoslavi" lasciavano il loro paese a causa della guerra nei Balcani, per rifugiarsi in Italia. Ed è poco dopo il loro arrivo, nel 1992, a Secondigliano (NA), dove avevano stabilito la residenza, che nasceva Emra. Poi la famiglia intera, si trasferì in uno dei campi profughi di Mestre, dove, grazie al lavoro della Cooperativa Caracol e del Comune di Venezia, impegnati in un progetto di superamento della "forma campo", vennero guidati nell’acquisizione di una abitazione, così come altre quattrocento persone.

Stabilitainsieme alla sua famiglia la residenza a San Donà di Piave nel 2000, Emra venne così iscritto nella "carta di soggiorno" del padre.

Ma è quattro anni fa, con il compimento... leggi tutto ....

Gerhart Horst, c'est-à-dire André Gorz, est l'auteur d'une pensée qui oscille entre philosophie, théorie politique et critique sociale.
Disciple de Jean-Paul Sartre, il s'éloigne de celui-ci après 1968 et devient l'un des principaux théoriciens de l'écologie politique. Sa pensée reste encore centrale pour ceux qui sont interessés à comprendre et développer l'autonomie et la révolution de la société capitaliste. La notion de travail comme idée spécifique de la société capitaliste est aujourd'hui fondamentale pour liberer nos vies de l'imaginaire dominant.
Au cœur de sa réflexion s’impose la question de l’autonomie de l’individu: il a une conception profondément émancipatrice du mouvement social et l’autonomie individuelle est perçue comme la condition sine qua non de la transformation de la société. Son positionnement à la fois anti-institutionnel, anti-structuraliste et anti-autoritaire se retrouve dans la ligne qu’il assigne à la revue "Les Temps modernes" à partir de son entrée au comité de direction de la revue sartrienne en 1961.
Au travers d’une pensée fondamentalement anti-économiste, anti-utilitariste et anti-productiviste, il allie ce rejet de la logique capitaliste d’accumulation de matières premières, d’énergies et de travail à une critique du consumérisme amplifiée après sa lecture du rapport du Club de Rome sur les limites de la consommation. Selon Gorz, la tradition marxiste, au même titre que la tradition libérale, est une pensée économiste. Son opposition à l’individualisme hédoniste et utilitariste autant qu’au collectivisme matérialiste et productiviste reflète l’importance qu’a chez lui la revendication des valeurs de la personne. Sa défense de l’autonomie de l’individu étant consubstantielle à sa réflexion... leggi tutto ....

China's democratic problem is still there, it appears in its clear reality wiht the Hong Kong movement. And repression is always too violent to be indifferent. A good article on this.

 

Link: http://www.theguardian.com/world/2014/nov/26/hong-kong-student-leaders-arrested-mong-kok-protests

 

Hong Kong student leaders among 116 arrested in Mong Kok Joshua

Wong and Lester Shum among scores of pro-democracy activists detained as police officers clear major protest zone

Ilaria Maria Sala 

 

Hundreds of pro-democracy demonstrators and police faced off in Hong Kong on Wednesday night (26 of November) after officers cleared a major protest zone and arrested high-profile student leaders. Joshua Wong and Lester Shum were among 116 detained in Mong Kok for offences including unlawful assembly and assaulting or obstructing police on Tuesday night and Wednesday morning, as a night of clashes – during which police used pepper spray solution – was followed by the removal of barricades from the occupied area on Nathan Road. But protesters flooded into another part of the district as night fell again, prompting fresh scuffles. Police hit out with batons and made several more arrests. “I am here because Hong Kong needs me,” said 16-year-old student Ben Hoi, who had been protesting for 50 days, mostly in Mong Kok. “The police have been fighting us. I am so angry.

I will continue to demonstrate until we get democracy.” A breakaway section tried to launch a flash occupation of another area, Tsim Sha Tsui, but were dispersed by police. As of late evening, 18-year-old Wong of Scholarism, who has become the face of the protests, and Lester Shum of the Hong Kong Federation of Students were still in custody... leggi tutto ....

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